(Adnkronos) – Nuovo incontro oggi a Riad tra i team ucraino e americano per una tregua tra Kiev e Mosca. Lo ha riferito una fonte della delegazione ucraina, aggiungendo che “stiamo ancora lavorando con gli americani”.
E’ intanto attesta per questa mattina la pubblicazione di una dichiarazione congiunta di Stati Uniti e Russia dopo i colloqui di ieri dedicati all’Ucraina e al cessate il fuoco nel Mar Nero. Lo ha riferito Cbs News, secondo cui il testo potrebbe essere diffuso intorno alle 9 ora italiana e fonti affermano che quanto condiviso dalla delegazione Usa a Riad con l’amministrazione Trump lascerebbe trapelare ottimismo. Stando a una delle fonti di Cbs News, gli ucraini sarebbero stati informati.
I colloqui tra Usa e Russia sono durati oltre 12 ore. Kiev, che ha mantenuto la propria delegazione a Riad per ulteriori contatti con gli Usa, ha già accettato la proposta americana per un cessate il fuoco integrale di 30 giorni.
Per il negoziatore russo Grigory Karasin, i colloqui sono stati “molto utili” e proseguiranno. “Abbiamo parlato di tutto e il dialogo è stato intenso, complesso, ma molto utile per noi e per gli americani”, ha detto Karasin, che fa parte della delegazione russa per i negoziati nella monarchia del Golfo. “Continueremo”, ha aggiunto in dichiarazioni all’agenzia russa Tass.
La Russia parla inoltre di “coinvolgere” l’Onu, e non solo. “Continueremo (il dialogo) – ha detto Karasin – coinvolgendo la comunità internazionale, prima di tutto le Nazioni Unite e singoli Paesi”.
L’Ucraina accusa la Russia di aver fatto partire nella notte dal suo territorio 139 droni e un missile Iskander. Secondo le notizie diffuse dall’Aeronautica militare di Kiev, e riportate dai media locali, sono stati abbattuti 78 droni, mentre altri 34 erano droni-esca che non hanno provocato danni. Nessuna precisazione sui restanti droni che sarebbero partiti dal territorio russo, né sul missile.
Sono più di 600 i minori uccisi in Ucraina dall’inizio, il 24 febbraio di tre anni fa, dell’invasione russa su vasta scala del Paese. E’ la denuncia che arriva dall’Ufficio del Procuratore generale ucraino, come riporta Ukrinform.
“Più di 2.421 bambini sofferto in Ucraina per l’aggressione armata su vasta scala della Russia – si legge – Fino alla mattina di ieri, secondo informazioni ufficiali, si contano 604 bambini uccisi e più di 1.817 rimasti feriti” con conseguenze di varia entità. Le zone più colpite, secondo le denunce degli ucraini, sono la regione del Donetsk, con 633 vittime tra morti e feriti, e quella di Kharkiv (470).
Il leader russo Vladimir Putin “vuole assolutamente entrare nella storia come ‘Il Grande raccoglitore delle terre russe’, colui che ha invertito la disgregazione dell’impero” e “l’inclusione in uno Stato unico di Ucraina e Bielorussia gli consentirebbe di aumentare la ‘sua’ popolazione fino a circa 188 milioni, con un ampliamento delle risorse di mobilitazione, del mercato interno di consumo e dei quadri lavorativi. Era una teoria cara al vecchio Kgb: più è piccola, più la Russia diventa ingovernabile”. Lo dice in un’intervista al Corriere della Sera Evgeny Savostyanov, ex capo della sezione moscovita del Kgb e poi analista al ministero della Sicurezza. Dal 2023 vive all’estero ed è convinto che l’Europa “dovrebbe svegliarsi” perché “il secondo obiettivo di Putin” è il “ritrovamento del ruolo di egemone europeo e globale”.
E il leader russo, afferma, “accetterà una tregua completa solo quando sarà sicuro di poter raggiungere i suoi grandi obiettivi”. “Nel piccolo che per lui rappresenta l’Ucraina, appare evidente che ha bisogno di un avamposto russo sulla riva destra del Dnepr. Kherson e dintorni, per capirci. Così potrà tenere sotto pressione Odessa, la Transnistria e Chisinau – aggiunge – Per questo non accetterà mai la dislocazione in Ucraina di forze europee di deterrenza”. Savostyanov afferma di non ritenere possibile “una fine della guerra senza un sostanziale cambiamento del rapporto di forze sul fronte a favore della Russia, ancora più marcato di quello attuale”. E, conclude, “un nuovo assetto geopolitico sorgerà inevitabilmente a causa della decisione degli Usa di ridurre drasticamente il loro ruolo negli affari internazionali. Putin promuoverà la sua visione, cercando una zona di influenza a Ovest per smarcarsi da quella, molto più vasta, della Cina”.