(Adnkronos) – “Un’esecuzione senza processo”. E’ la denuncia che arriva dal sindaco di Istanbul ed esponente del Chp, Ekrem Imamoglu, dopo la convalida del fermo con l’accusa di “corruzione” e la conferma del ministero degli Interni della sua sospensione dall’incarico. “Oggi la Turchia si è svegliata e ha scoperto un tradimento profondo. Il procedimento giudiziario in corso è tutt’altro che equo, è un’esecuzione senza processo – è l’accusa contenuta in una dichiarazione diffusa via X – Invito la nostra Nazione a lottare per i propri diritti. Questa battaglia è cruciale per il futuro della nostra Nazione e dei nostri figli”. “Per il futuro della Turchia” è stato ribadito l’invito a votare per scegliere il candidato alle presidenziali del Chp, principale forza politica di opposizione in Turchia, e a continuare a protestare nelle strade del Paese. Imamoglu è stato trasferito in un carcere di massima sicurezza, l’Istituto penitenziario di Marmara, nel distretto di Silivri, nella provincia di Istanbul.
L’ufficio del governatore di Istanbul ha intanto esteso e inasprito ieri il divieto di assembramenti in città a causa delle proteste in corso contro la detenzione del sindaco. Il nuovo divieto sarà in vigore fino al 26 marzo e proibisce, tra le altre misure, comizi, dichiarazioni alla stampa, marce, sit-in e distribuzione di volantini.
Le autorità hanno anche limitato l’ingresso a Istanbul di individui o gruppi sospettati di voler partecipare ad “azioni illegali”, ha annunciato l’ufficio del governatore sul suo sito web. Sfidando il divieto, migliaia di manifestanti sono scesi in piazza a Istanbul, radunandosi davanti all’ufficio del sindaco e al tribunale, dove Imamoglu era stato portato per essere interrogato.
Un appello ai sostenitori del marito a recarsi alle urne per le primarie del suo partito, Chp, è arrivato su X dalla moglie di Imamoglu. “Abbiamo espresso il nostro voto. Vorrei invitare la nostra nazione a recarsi alle urne: stiamo votando per la democrazia, la giustizia e il futuro per proteggere il sindaco Ekrem. Ringrazio sinceramente tutti i nostri cittadini che sono stati con noi per giorni. Non abbiamo paura e non ci arrendiamo mai. La nostra testa è alta, la nostra coscienza è pulita. Vedremo insieme giorni bellissimi”, ha scritto Dilek Kaya Imamoglu poco dopo aver votato assieme al figlio per le primarie volute per nominare Imamoglu candidato alle prossime presidenziali, previste per il 2028.
“Non disperate! Continuate a combattere!”. Questo l’appello lanciato su X dal partito di Imamoglu. Sempre su X il Partito popolare Repubblicano ha invitato a recarsi a votare per le primarie, “tra le 8 e le 17, per proteggere la volontà del popolo”. Il voto è aperto anche ai non iscritti, in 81 città.