(Adnkronos) – Il ministero della Difesa in Russia avrà l’autorità per determinare se ci sono le condizioni per l’uso delle armi nucleari. A spiegarlo il Cremlino dopo l’annuncio della revisione della dottrina nucleare. “Sarà prerogativa dei nostri militari che tengono strettamente sotto controllo le armi nucleari e come sono usate”, ha affermato il portavoce, Dmitry Peskov, precisando che sarà il ministero della Difesa a determinare “il coinvolgimento diretto” dei Paesi occidentali in Ucraina.
Gli emendamenti della dottrina nucleare sono necessari a causa del crescente ruolo di potenze nucleari nella guerra in Ucraina e della presenza estesa della Nato vicino ai confini della Russia, ha sottolineato. Attacchi convenzionali da parte di un Paese non nucleare, ma supportato da un Paese nucleare, potrà essere considerato come un attacco “congiunto” da parte di entrambi i Paesi.
Dal canto suo Vladimir Putin ha dichiarato che la Russia ”raggiungerà tutti gli obiettivi” che si è prefissata ”perché la verità è dalla nostra parte”. Il presidente russo ha parlato in un videomessaggio diffuso in quello che l’agenzia di stampa Tass ha definito il ‘Giorno della riunificazione della Repubblica Popolare di Donetsk, della Repubblica Popolare di Lugansk e delle regioni di Zaporozhye e Kherson con la Russia’.
“La verità è dalla nostra parte! Tutti gli obiettivi prefissati saranno raggiunti!”, ha sottolineato Putin, ringraziando tutti i russi che hanno svolto un ruolo per la conquista dei territori ucraini.
Nel frattempo Kiev è stata sottoposta nella notte a un massiccio attacco di droni. Serhiy Popko, capo dell’amministrazione militare di Kiev, ha fatto sapere dal canto suo che i velivoli senza pilota sono stati tutti neutralizzati dalle forze di difesa aerea. E ha precisato che, “come durante gli ultimi attacchi, il nemico ha utilizzato nuovamente gli uav d’attacco Shahed, a ondate e da diverse direzioni. L’allerta nella capitale è durata più di 5 ore. I mezzi di difesa aerea hanno neutralizzato i droni che minacciavano Kiev. Non ci sono stati né danni alla città e né vittime”.
Putin ha inoltre firmato il decreto per la leva autunnale. Sono state richiamate 133mila persone di età compresa fra i 18 e i 33 anni. Il numero non è molto diverso da quello della chiamata dello scorso autunno, quando il provvedimento aveva coinvolto 130 uomini. La difesa ha confermato che le nuove reclute non saranno inviate al fronte.
La Russia ha perso 653.060 soldati in Ucraina dall’inizio della guerra, il 24 febbraio 2022. Lo ha riferito lo Stato maggiore delle forze armate ucraine. Questa cifra include le 1.250 vittime subite dalle forze russe nell’ultimo giorno.
Secondo il rapporto, la Russia ha perso anche 8.874 carri armati, 17.503 veicoli corazzati da combattimento, 25.548 veicoli e serbatoi di carburante, 18.822 sistemi di artiglieria, 1.204 sistemi di lancio multiplo di razzi, 963 sistemi di difesa aerea, 369 aerei, 328 elicotteri, 16.224 droni, 28 imbarcazioni e un sottomarino.
Il villaggio di Oktyabrsky, nella regione di Belgorod, è stato attaccato dai droni delle forze armate ucraine e un militare russo è stato ucciso, mentre un civile è rimasto ferito. Lo ha riferito il governatore regionale Vyacheslav Gladkov su Telegram.