Un team di ricerca cinese, secondo quanto riporta l’agenzia Xinhua, ha annunciato il raggiungimento della piena potenza operativa di un propulsore spaziale da 100 kilowatt, un traguardo che segna un avanzamento significativo nella tecnologia di propulsione spaziale. Il propulsore magnetoplasmadinamico ad alta spinta, testato con successo, apre nuove prospettive per i viaggi interstellari, il trasporto cargo interplanetario e l’esplorazione dello spazio profondo.
Il propulsore testato, infatti, è un sistema di propulsione al plasma, che funziona ionizzando il propellente per creare plasma, accelerato da un campo elettromagnetico per generare un flusso di particelle ad alta velocità, producendo così la spinta. Secondo l’Istituto di Propulsione Aerospaziale di Xi’an, progettista del propulsore, questo sistema rappresenta un’evoluzione rispetto ai sistemi di propulsione tradizionali.
Il team di ricerca ha impiegato nuovi materiali stampati in 3D e tecnologia di magneti superconduttori ad alta temperatura, consentendo al sistema di propulsione di raggiungere una potenza di ingresso effettiva di oltre 100 kilowatt. Questo rappresenta un notevole progresso rispetto ai livelli di potenza tipici dei propulsori spaziali attuali, che si attestano generalmente sulle decine di kilowatt.
Il sistema di propulsione sviluppato è progettato per fornire una spinta potente e affidabile per veicoli spaziali cinesi di grandi e grandissime dimensioni. Questo progresso tecnologico potrebbe avere implicazioni significative per future missioni spaziali, consentendo viaggi più rapidi e efficienti verso destinazioni lontane.