ROMA – Tra le modifiche significative del nuovo Codice della strada, che entrerà in vigore sabato 14 dicembre, ci sono quelle relative alla guida in stato di ebbrezza e sotto l’effetto di droghe che, a causa dei ridotti tempi di reazione dei conducenti, hanno provocato negli ultimi anni incidenti sempre più gravi. Per questo nel nuovo Codice si prevede un rafforzamento delle misure di contrasto, introducendo l’alcolock per i recidivi della guida in stato di ebbrezza e, per chi guida sotto l’effetto di droghe, la possibilità di accertarne lo stato tramite un test salivare, a prescindere dall’alterazione psico-fisica.
Alcol
Con il nuovo Codice della strada non vengono ritoccati i limiti alcolemici, ovvero la percentuale di alcol all’interno del sangue misurata per grammi, e non cambia sostanzialmente l’apparato sanzionatorio, se non per i recidivi. Se, infatti, un soggetto già condannato per guida sotto l’effetto di alcol viene nuovamente sorpreso alla guida con tasso alcolemico superiore a 0,5 grammi entro un periodo di 2 o 3 anni (secondo la gravità dell’infrazione) dal precedente reato, allora per lui scatta l’obbligo di guidare solo veicoli su cui è stato installato un dispositivo alcolock. Si tratta di un sistema collegato al motore che ne impedisce l’avviamento in caso di tasso alcolemico superiore a zero. Quindi, prima di partire, il guidatore dovrà soffiare nell’apparecchio; se viene rilevato un tasso alcolemico, l’auto non si avvierà. Le caratteristiche del dispositivo di blocco, le modalità di installazione e le officine autorizzate al montaggio saranno determinate da un decreto ministeriale entro sei mesi dall’entrata in vigore del nuovo Codice della strada. In particolare, le nuove norme introducono una limitazione alla guida tramite l’imposizione di un codice sulla patente, che indicherà l’obbligo per il conducente di utilizzare solo veicoli dotati di un dispositivo alcolock. La validità di questi codici rimarrà sulla patente per 2 anni nel caso di una contravvenzione lieve (tasso alcolemico tra 0,8 e 1,5 grammi per litro), e per 3 anni in caso di violazione grave (oltre 1,5 grammi per litro). La commissione medica competente per i rinnovi della patente può decidere però una durata maggiore.
Riguardo invece alle multe previste per chi guida in stato di ebbrezza, rimangono sostanzialmente le stesse rispetto a prima. Nel caso di un tasso alcolemico compreso tra 0,5 e 0,8 grammi per litro è prevista una sanzione amministrativa che va da 573 a 2.170 euro, accompagnata dalla sospensione della patente per un periodo compreso tra 3 e 6 mesi. Se il tasso alcolemico è compreso tra 0,8 e 1,5 grammi per litro si rischia una sanzione detentiva (arresto fino a sei mesi) e una pecuniaria (ammenda da 800 a 3.200 euro), più la sospensione della patente da 6 mesi a 1 anno. Mentre per chi supera il tasso alcolemico di 1,5 grammi per litro, è previsto l’arresto da 6 mesi a 1 anno, un’ammenda che varia da 1.500 a 6.000 euro e la sospensione della patente per un periodo compreso tra 1 e 2 anni. Qualunque violazione comporta una decurtazione di 10 punti dalla patente.
Stupefacenti
Il nuovo Codice ha introdotto anche nuove modalità di accertamento da parte degli organi di Polizia stradale. La principale novità è l’eliminazione del requisito dello “stato di alterazione” per configurare il reato di guida sotto l’effetto di droghe. Insomma, c’è reato solo per il fatto di essersi messi alla guida dopo aver assunto stupefacenti. In caso di sospetto, gli agenti potranno disporre un prelievo salivare direttamente sul posto, con modalità che saranno fissate da apposite direttive del ministero dell’Interno. Se il test è positivo ma non si ha ancora l’esito degli esami di laboratorio, gli agenti potranno disporre il ritiro cautelare della patente per un massimo di 10 giorni. Se i test successivi confermano l’uso di droghe, la patente verrà revocata, con inibizione dalla possibilità di conseguirne una nuova prima di 3 anni.
La norma non fa distinzione tra sostanze stupefacenti leggere o pesanti, per cui anche fumando una “canna” prima di mettersi al volante si rischia di pagare da 1.500 a 6.000 euro di multa, l’arresto da 6 mesi a 1 anno e la sospensione della patente, che in certi casi può trasformarsi in revoca e, con la sentenza definitiva di condanna, la confisca del veicolo.
Sono poi previste specifiche misure a carico dei conducenti senza patente. I minori sorpresi alla guida senza patente e sotto effetto di droghe non potranno ottenere la patente fino ai 24 anni di età. Per gli adulti oltre i 21 anni che commettono reati simili, durante il procedimento penale si vieterà l’ottenimento della patente per un periodo da 1 a 2 anni. Al termine del procedimento, si proibisce l’ottenimento della patente per un periodo pari alla sospensione preventiva o per 3 anni.