mercoledì, Dicembre 4, 2024

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Il futuro dei data center: innovazioni e sfide nell’Era Digitale

Negli ultimi anni, il panorama tecnologico ha subito una trasformazione radicale, spingendo le aziende a adottare infrastrutture sempre più avanzate e data-driven. Al centro di questa rivoluzione digitale troviamo i data center, infrastrutture indispensabili per supportare il crescente bisogno di elaborazione e archiviazione dei dati. Con l’avvento di tecnologie emergenti come l’intelligenza artificiale, la questione non è più se i data center saranno centrali nel futuro digitale, ma come evolveranno per rimanere competitivi e rispondere efficacemente alle esigenze di un mercato in rapido cambiamento.

Nell’intervista che segue, Marco Matarazzo, Direttore delle operazioni IBX di Equinix Italia ci aiuterà a capire come le aziende di data center, come Equinix, si stanno preparando a rispondere a queste sfide attraverso l’innovazione e l’adozione di pratiche sostenibili, la crescente importanza della colocation ad alte prestazioni, l’espansione in nuovi mercati strategici e la sicurezza fisica delle infrastrutture.

Come vede l’evoluzione del mercato dei data center nei prossimi 5 anni e quali sono le tendenze che, secondo lei, influenzeranno il settore?

La trasformazione digitale ha già rivoluzionato il modo di operare delle aziende e continuerà a plasmare il futuro dell’economia globale in un’ottica sempre più digitalizzata e data-driven. Tutto ciò, anche al netto dell’affermarsi di nuove tecnologie come l’intelligenza artificiale, chiaramente però non può avvenire senza infrastrutture moderne e massimamente efficienti che supportino questa evoluzione. I data center saranno dunque essenziali, su questo non c’è dubbio, ma dobbiamo chiederci quali tipologie risulteranno le più importanti e che tipologia di servizi dovranno offrire per risultare competitivi.

Andando oltre l’esigenza di raccogliere i dati giusti, analizzarli e prioritizzarli in base a requisiti di latenza e sicurezza, noi riteniamo che le aziende di maggior successo saranno quelle che otterranno il massimo valore dai loro ecosistemi digitali, e che questa tendenza continuerà ad accelerare in futuro, al punto in cui gli ecosistemi digitali saranno una parte essenziale delle operazioni di ogni azienda. In questo senso, i data center di colocation ad alte prestazioni non si limitano a fornire spazio ed energia, ma offrono anche accesso ad interi ecosistemi, opportunità geografiche e servizi digitali avanzati per aiutare le aziende a superare le loro sfide più importanti.

Al contempo, che si tratti di infrastrutture distribuite, multicloud ibrido o innovazioni nel campo dell’efficienza, le aziende chiedono ai fornitori di colocation più di quanto abbiano mai fatto prima. Le infrastrutture devono essere AI-ready ed essere pronte a sostenere le novità tecnologiche con le innovazioni sostenibili, sia in termini di efficienza, ovvero riducendo il consumo di energia non necessario, sia in termini di riciclo, aiutano a rifornire le reti locali da fonti rinnovabili e a riutilizzare l’energia generata a beneficio delle comunità circostanti.

Inoltre, per soddisfare le future esigenze delle aziende i fornitori di data center devono dare progressiva priorità alla neutralità dei cloud provider e prepararsi a espandersi in mercati nuovi per arricchire la propria piattaforma globale interconnessa in nuove località strategiche. Noi di Equinix ci impegniamo a soddisfare queste aspettative attraverso la nostra presenza globale di data center di colocazione Equinix IBX – abbiamo recentemente annunciato l’acquisizione di tre data center nelle Filippine e abbiamo appena aperto un nuovo sito in Sudafrica a Johannesburg –

i nostri servizi digitali avanzati come Equinix Fabric ed Equinix Metal e la nostra documentata leadership nella sostenibilità.

In un’epoca in cui il cloud e la virtualizzazione dominano il discorso tecnologico, qual è ancora il valore della fisicità dei data center? Come fa Equinix a bilanciare l’evoluzione verso il virtuale con la necessità di mantenere e proteggere una solida infrastruttura fisica?

La maggior parte delle persone non pensa ai data center nel corso della propria vita quotidiana. Anche se utilizzano Internet per l’intrattenimento, le indicazioni stradali, le operazioni bancarie, gli acquisti e altro ancora, non considerano che ci sono edifici fisici che permettono tutto questo.

Il termine “cloud computing”, in particolare, fa credere che tutta la “magia” avvenga da qualche parte nell’atmosfera e che la rete virtuale sia un sostituto più avanzato della rete fisica e che la connettività fisica diventerà meno importante nel tempo. Ma non è assolutamente così. Il modo migliore per fare networking è utilizzare un approccio ibrido che permetta di ottenere il meglio da entrambi i mondi, la scalabilità della rete fisica e la flessibilità di quella virtuale a seconda dei diversi casi d’uso.

Ad esempio, le connessioni fisiche sono adatte a qualsiasi situazione che richieda l’accesso diretto ai partner dell’ecosistema digitale in un determinato luogo per scambiare livelli elevati di traffico sostenuto a latenza molto bassa e sicurezza e affidabilità di altissimo livello.

Al contrario, le connessioni virtuali sono ideali per quegli ambiti applicativi dove i requisiti di data routing o di capacity possono cambiare frequentemente, come nel caso delle aziende del settore dei media che trasmettono grandi eventi sportivi globali e possono subire forti picchi di traffico, ma temporanei.

In qualità di società di infrastrutture digitali, Equinix è in una posizione unica per soddisfare le esigenze di rete ibrida delle imprese e dei service provider di tutto il mondo, ora e in futuro. Con noi, le aziende possono impostare una connessione di rete per trasferire i dati da un sito all’altro in pochi minuti, utilizzandole per riunire la propria infrastruttura digitale distribuita o per connettersi con il proprio ecosistema di partner e service provider. Quando le esigenze dell’azienda cambiano, possono modificare la connessione di conseguenza, senza dover toccare l’hardware su cui sono state costruite le connessioni.

I data center sono spesso considerati obiettivi sensibili per le minacce fisiche e informatiche. Quali strategie specifiche attua Equinix per proteggere questa infrastruttura vitale da un panorama di minacce in continua evoluzione? Qual è l’approccio di Equinix alla resilienza e all’incident recovery?

I data center sono infrastrutture essenziali alla vita digitale quotidiana e, in quanto tali, anche estremamente sensibili.

La sicurezza, pertanto, è un concetto connaturato alla nozione stessa dei data center, che in Equinix è tangibile sin dai cinque security layer da superare obbligatoriamente prima di poter entrare nell’IBX e accedere alle proprie apparecchiature. La sorveglianza è attiva 24/7 e rafforzata dalla possibilità di attivare un vero e proprio lockdown da remoto.

Tuttavia, dal momento che l’obiettivo di un data center in termini di affidabilità è rimanere costantemente attivo senza interruzioni, l’aspetto di sicurezza materiale a cui prestare ancor più attenzione è sicuramente la capacità di reazione agli eventi climatici avversi.

Basti pensare che in Equinix progettiamo i nostri data center tenendo conto degli estremi climatici per i successivi cinquant’anni e adottiamo diverse strategie per ottenere la massima stabilità dei nostri servizi, gestendo il rischio innanzitutto con la selezione delle sedi dei nuovi data center ed in secondo luogo con l’identificare i requisiti che contribuiranno a proteggere l’edificio in caso di fenomeni come inondazioni o ondate di calore anomale.

Invece, per quanto riguarda la cybersecurity, abbiamo da tempo fatto nostro l’approccio zero-trust per garantire la sicurezza dei nostri servizi e delle nostre strutture ai clienti e abbiamo lavorato per implementare i più recenti metodi e strumenti IAM e semplificare la gestione delle identità e degli accessi.In particolare, abbiamo implementato con successo il RBAC (Role-based access control), in cui un amministratore definisce la gerarchia delle risorse organizzative e poi utilizza il RBAC per quella gerarchia di risorse.

I nostri stessi prodotti sono strutturati per vantare una cybersecurity intrinseca: Platform Equinix incorpora la sicurezza in tutte le fasi di sviluppo per offrire un’interconnessione protetta ai cloud ibridi ed Equinix Fabric accorcia la distanza tra elaborazione e dati e offre alle operazioni il pieno controllo dei propri dati e dei perimetri di sicurezza. Ma naturalmente stiamo anche collaborando con le migliori aziende di sicurezza per fornire sistemi di sicurezza all’avanguardia ed esperienze utente senza soluzione di continuità. Un esempio è la recente collaborazione con Oracle Cloud per una validazione di successo che dimostra come i clienti possano utilizzare la crittografia MACsec su scala globale per proteggere i dati in trasferimento nel cloud.

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