mercoledì, Gennaio 15, 2025

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Il caso Zermatt, il paese svizzero dove ci si muove solo in elettrico con 500 pulmini a batteria

ZERMATT – Immerso in una vallata del Canton Vallese sormontata da vette superiori ai 4.000 metri, il villaggio di Zermatt al cospetto dell’iconico Matterhorn presenta un interessante caso di studio sui costi e benefici della mobilità a zero emissioni locali, sin dagli anni’80.

Parzialmente chiuso alle automobili dal 1931 in favore delle signorili ed evocative carrozze in legno trainate dai cavalli tutt’oggi presenti al Grand Hotel Zermatterhof, il paesino svizzero ha ufficialmente bandito la circolazione ai motori termici tramite diversi referendum che tenutisi tra il 1972 ed il 1986, hanno avviato l’implementazione di un curioso e costoso ecosistema Ev centrico.

Assemblati ad hoc da un’azienda locale di nome Stimbo con telai prodotti dalla ditta Pollinger di St. Niklaus, i circa 500 mini-pulmini con dimensioni univoche (4 metri di lunghezza per 1,40 di larghezza) attualmente in circolazione tra chalet, boutique ed impianti di risalita che conducono al Matterhorn Glacier Paradise oppure sulla cima del Gornergrat, hanno un peso di 1,7 tonnellate, una velocità di 20 km/h ed un’autonomia di circa 150 km. I veicoli sono allestiti su richiesta del committente con diversi colori, interni e funzionalità per essere poi utilizzati da commercianti, servizi comunali, forze dell’ordine, hotellerie e taxi che per una corsa di neanche 500 metri, chiedono tranquillamente 20 franchi svizzeri.

La flotta full-electric non è destinata ai privati fungendo invece da shuttle per il frenetico trasporto di merci e persone, all’interno di una località ad altissima vocazione turistica. Chiunque voglia visitare Zermatt, deve infatti obbligatoriamente lasciare l’automobile nei parcheggi (a pagamento) di Tasch e quindi prendere un trenino che in dieci minuti e 9 euro di spesa, deposita sciatori e vacanzieri alla stazione ferroviaria del paesino montano a sua volta presidiata da decine di veicoli Ev.

“La scelta di adottare esclusivamente mezzi a batteria con le medesime forme e funzioni ha una valenza pratica, estetica ed ecologica” ci racconta Markus Marti, General Manager del Grand Hotel Zermatterhof e di altri cinque alberghi del gruppo MyMatterhorn “e sebbene il prezzo di un esemplare curato e ben allestito come il nostro possa sfiorare i 150.000 franchi, respirare aria pulita riducendo drasticamente l’inquinamento acustico e ambientale, rappresenta un decisivo valore aggiunto per abitanti e turisti”.

A livello tecnico, i mini-pulmini elettrici di Zermatt dispongono di un pacco batterie agli ioni di litio da 400 volt e 43kWh, trazione integrale, riscaldamento ausiliario (spesso via generatore diesel), tetto panoramico e sono realizzati interamente in alluminio che essendo più leggero dell’acciaio e non soggetto a ruggine, garantisce una minore usura. A seconda delle preferenze e delle diverse necessità di trasporto, l’abitacolo ed il comparto passeggeri con spazio per 6 persone può disporre di sedute in pelle o velluto, interfaccia di ricarica di tipo 2, ampi vani di carico in cui depositare bagagli ed attrezzature per gli sport invernali. Secondo il costruttore, lo chassis è progettato per essere indistruttibile ed il ciclo vita dei mezzi elettrici speciali di Zermatt che hanno di fatto soppiantato le carrozze trainate dai cavalli, è stimato a 30/40 anni.

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