(Adnkronos) – C’è un nuovo aggiornamento nello spinoso caso che sta vedendo protagonista il principe Harry e le autorità statunitensi. Dopo le accuse, secondo cui Harry avrebbe falsato i documenti per ottenere il visto, negando di aver mai assunto droghe nonostante nella sua stessa biografia avesse ammesso il contrario, riporta il Mirror, il Dipartimento per la Sicurezza Nazionale americano ha acconsentito a rendere pubblici i documenti.
Gli avvocati del Dipartimento per la Sicurezza Nazionale hanno concordato che tre dei quattro documenti compilati potranno essere resi pubblici, seppur con alcune parti rimosse. La Heritage Foundation, influente think tank conservatore con sede a Washington, aveva avviato una causa legale per ottenere la divulgazione dei documenti. Il duca di Sessex si è trasferito insieme alla moglie Meghan Markle, americana, e al figlio Archie nel 2020 a Montecito, in California. Qui nel 2021 è nata la secondogenita Lilibet che, come il fratello, ha doppia cittadinanza britannico-americana.
Nel suo libro di memorie ‘Spare’, pubblicato nel 2023, Harry aveva ammesso di aver fatto uso in passato di cannabis, cocaina e funghi allucinogeni. Secondo la legge statunitense, i richiedenti il visto devono dichiarare eventuali precedenti di uso di droghe, e la mancata dichiarazione può comportare sanzioni, inclusa l’espulsione dal Paese. Il presidente americano Donald Trump, che in campagna elettorale aveva annunciato di voler espellere il principe, ha poi ritrattato: ”
Lascerò in pace Harry, ha già abbastanza problemi con la moglie. Lei è terribile
“.