
ROMA – Il gruppo Bmw chiude il 2024 con un calo dell’utile netto del 37% e avverte che i dazi peseranno 1 miliardo sui conti 2025. Ma guarda avanti e punta al rilancio e, come ha detto l’amministratore delegato Oliver Zipse presentando i conti, punta su una strategia multienergia, idrogeno compreso, annunciando l’arrivo di 40 novità entro il 2027, tra aggiornamenti o nuovi modelli.
Al centro di questa trasformazione c’è la piattaforma Neue Klasse, che darà vita alle nuove i3 e iX3, attese tra il 2025 e il 2026, anno in cui dovrebbe arrivare la nuova Serie 3, seguita dalla nuova X5, mentre nel 2027 dovrebbe vedere la luce la nuova Serie 5.
In particolare, anche se l’elettrico resterà al centro del mondo Bmw, l’azienda ha varato una strategia multienergia con ampio spazio all’idrogeno, oltre ai motori termici ibridi plug-in. Nel 2028 potrebbe infatti debuttare anche il powertrain fuel cell a idrogeno che la casa tedesca sta da tempo sperimentando su una flotta di iX5.
Per Zipse l’approccio Bmw aperto alla tecnologia “è orientato al mercato. Ci consente di sfruttare appieno il potenziale disponibile in tutti i mercati e le regioni. Non facciamo distinzioni tra motori a combustione, ibridi plug-in, veicoli completamente elettrici o, dal 2028, auto alimentate a idrogeno. Nessuno padroneggia questa diversità tecnologica meglio di noi. Il nostro approccio sta ottenendo sempre più riconoscimento anche negli ambienti politici. Pure i nostri concorrenti stanno virando verso la nostra strategia. Abbiamo dimostrato che apertura tecnologica, crescita e riduzione della CO2 sono compatibili”.
I conti 2024 non sono però andati bene, anche se il problema, come per altre case, è stata la brusca frenata in Cina, perché i risultati sugli altri mercati, a iniziare dall’Italia, sono stati in generale molto positivi.
In dettaglio, Bmw Group composto dai marchi Bmw, Bmw Motorrad, Mini e Rolls Royce ha registrato nel 2024 un calo dei ricavi dell’8,4% a 142,3 miliardi di euro, mentre l’utile netto è sceso del 36,9% a 7,6 miliardi. Il margine si è attestato al 7,7% (nel 2023 era dell’11,0%).
A livello di vendite il gruppo ha consegnato globalmente 2.450.804 veicoli (di cui il 24,2% elettrificati, cioè 593.215 unità consegnate). Le vendite delle elettriche pure sono aumentate in controtendenza rispetto al mercato del 13% rispetto al 2023 anche in virtù dell’apporto di Mini (56.181 vetture elettriche consegnate per un +24,3%).
Gli investimenti futuri saranno sostenuti dall’aumento della spesa dedicata a ricerca e sviluppo che nel 2024, si è attestata a 9.078 milioni di euro, equivalente ad un +17,1% sul 2023. La società prevede che i suoi investimenti in progetti futuri diminuiranno a partire dal 2025.