sabato, Gennaio 18, 2025

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Gaza, tregua in vigore domani alle 8.30: 737 prigionieri in cambio dei primi ostaggi

(Adnkronos) –
L’attesa tregua tra Israele e Hamas nella Striscia di Gaza entrerà in vigore alle 8:30 di domani mattina, domenica 19 gennaio. Ad annunciarlo sono state le autorità del Qatar, in qualità di mediatore, dopo che nella notte il governo israeliano ha approvato l’accordo sul cessate il fuoco e sul rilascio degli ostaggi. 

“Come coordinato dalle parti e dai mediatori, il cessate il fuoco nella Striscia di Gaza inizierà alle 8:30 di domenica 19 gennaio, ora locale di Gaza”, ha dichiarato il portavoce del ministero degli Esteri del Qatar Majed al-Ansari su X. “Consigliamo agli abitanti di esercitare la massima cautela e di attendere indicazioni da fonti ufficiali”. 

 

Dopo il primo ‘ok’ ieri del gabinetto di sicurezza, il via libera del governo israeliano è arrivato dopo una riunione fiume durata oltre 5 e nonostante il voto contrario del ministro per la Sicurezza nazionale Itamar Ben Gvir e il ministro delle Finanze israeliano Bezalel Smotrich.  

L’intesa, secondo i media ebraici, ha avuto il via libera da 24 ministri. Ci sono stati 8 voti contrari. Hanno votato contro il ministro della Sicurezza nazionale Itamar Ben-Gvir, il ministro delle Finanze Bezalel Smotrich e gli esponenti dei loro due partiti, Otzma Yehudit e Sionismo religioso, il ministro David Amsalem, che non ha diritto di voto nel gabinetto di sicurezza e il ministro esponente del Likud Amichai Chikli. 

Gli oppositori dell’accordo possono presentare un ricorso all’Alta Corte di Giustizia, anche se è improbabile che la corte intervenga. 

 

Il ministero della Giustizia israeliano ha annunciato che 737 detenuti palestinesi saranno liberati nel quadro della prima fase dell’accordo. In una dichiarazione postata sul sito, il ministero afferma che “il governo approva” il “rilascio di 737 prigionieri e detenuti” attualmente sotto la custodia del servizio carcerario, in cambio dei primi ostaggi israeliani nelle mani di Hamas. 

La lista include numerosi terroristi che stanno scontando condanne all’ergastolo per omicidio: tra loro esponenti di Hamas, della Jihad islamica palestinese e del movimento Fatah. A darne notizia è il Times of Israel. Il quotidiano cita poi un comunicato del Ministero della Giustizia in cui si annuncia che il primo gruppo di prigionieri coinvolti nell’accordo non sarà rilasciato prima delle 16 di domani.  

Tra i nomi anche quello di Zakaria Zubeidi, già leader delle Brigate dei Martiri di Al-Aqsa in Cisgiordania. Zubeidi fu coinvolto in un’evasione da una struttura detentiva di massima sicurezza nel nord di Israele nel 2021 per poi essere nuovamente arrestato assieme ai suoi compagni di fuga. 

L’anno scorso l’IDF ha ucciso suo figlio Mohammed insieme a diversi altri uomini armati in un attacco con un drone. Zubeidi figlio veniva descritto dai militari israeliani come “terrorista di spicco dell’area di Jenin”. A riferirne è il ‘Times of Israel’. 

 

 

Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha ottenuto garanzie sia dal presidente degli Stati Uniti Joe Biden, quanto dal futuro inquilino della Casa Bianca Donald Trump, che potrà riprendere la guerra nella Striscia di Gaza se non dovesse reggere la seconda fase dell’accordo con Hamas. Durante la riunione del gabinetto di sicurezza, Netanyahu ha letto ai ministri la trascrizione di alcuni dei suoi colloqui con Biden e con Trump. Ai due leader americani, il presidente israeliano ha chiarito di disporre di tutti i mezzi per garantire la sicurezza dello stato di Israele. 

 

 

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