(Adnkronos) –
Ferrari affonda nel Gp di Cina con la doppia squalifica di Charles Leclerc e Lewis Hamilton a Shanghai. La Rossa, reduce da un Gp deludente in Australia, era riuscita a conquistare punti grazie al quinto e sesto posto di Leclerc e Hamilton. Risultati poco brillanti ma arrivati su una pista che non si adatta alle caratteristiche della SF-25. Tutto però è stato spazzato via, poche ore dopo la gara, dalla squalifica di entrambi i piloti Ferrari, a causa di alcune irregolarità riscontrate sulle vetture.
Dopo l’intervento e gli accertamenti dei commissari, la Fia ha rilasciato un comunicato ufficiale che ufficializzava la squalifica di Leclerc e Hamilton, oltre a quella del pilota Alpine Pierre Gasly. Ma cosa è successo a Shanghai?
Charles Leclerc è stato squalificato per aver guidato una macchina di un chilogrammo più leggera rispetto al minimo consentito. Le misurazioni del post gara hanno infatti rilevato che la macchina del pilota Ferrari pesava 799 kg, uno in meno rispetto agli 800 stabiliti dal regolamento. A contribuire è stata la perdita di una parte dell’ala anteriore, in seguito a un contatto in partenza con Lewis Hamilton.
La Fia ha spiegato il processo di misurazione in un comunicato ufficiale. Prima la SF-25 di Leclerc è stata pesata al momento del ritorno ai box e pesava esattamente 800 kg. Al momento dell’aggiunta del pezzo mancante di ala, con cui Charles ha girato per l’intera gara, il suo peso è salito fino a 800,5 kg. A quel punto è stato svuotato il serbatoio, rimuovendo due litri di carburante secondo una procedura presentata proprio dalla Ferrari, la macchina è stata nuovamente misurata, con il peso che è sceso a 799 kg. Inevitabile, a questo punto, la squalifica.
Diverso il discorso per Lewis Hamilton. Nel caso del pilota inglese il motivo della squalifica è stata l’eccessiva usura del fondo, riscontrata dopo le misurazioni condotte al termine della gara. I parametri infatti risultano inferiori al minimo consentito, come comunicato dalla stessa Fia: “le misurazioni registrate erano 8,6 mm (LHS), 8,6 mm (linea centrale della vettura) e 8,5 mm (RHS). Dato che questo è inferiore allo spessore minimo di 9 mm”.
Durante l’udienza la procedura di misurazione è stata ripetuta alla presenza di un rappresentante del team, che ha confermato che tutte le procedure sono state eseguite correttamente. La Ferrari ha quindi riconosciuto che non ci sono, in questo caso, circostanza attenuanti, ma si è trattato di un errore del tutto genuino da parte della scuderia. Mezzo millimetro in meno è costato quindi a Hamilton la squalifica dal Gp di Cina.