ROMA – Quanto dura la batteria di un’auto elettrica? Occorrerà sostituirla oppure manterrà una giusta efficienza per l’intera vita del veicolo? Sono le prime domande che vengono in mente a chi si appresta ad acquistare una vettura con la spina (EV), in preda alla preoccupazione che dopo pochi anni di utilizzo ci si ritrovi in mano un pezzo di metallo inservibile, visti i costi elevati per far fronte ad una necessaria ed eventuale sostituzione degli accumulatori, se non addirittura all’impossibilità di effettuare questo tipo di operazione nel caso dei modelli che incorporano le batterie direttamente nella struttura del telaio.
La risposta in merito all’importante quesito arriva adesso da una ricerca di Geotab che ha analizzato lo stato di salute delle batterie di circa 5.000 veicoli EV, raccogliendo 1,5 milioni di dati giornalieri. Questo studio segue un precedente rapporto della stessa società canadese pubblicato nel 2019. Secondo Geotab, negli ultimi cinque anni le prestazioni delle batterie che equipaggiano le vetture EV sono migliorate significativamente, con un aumento del 22% e un degrado medio annuale sceso dal 2,3% all’1,8%. Ciò significa, in pratica, che le batterie si deteriorano più lentamente rispetto a molte componenti presenti nei motori endotermici tradizionali e che queste potrebbero durare fino a 20 anni o più, accompagnando per tutta la durata della loro esistenza soprattutto i veicoli destinati alle flotte.
Lo studio ha inoltre rilevato che già oggi esistono automobili EV che presentano un calo annuo delle batterie di appena l’1%. Ed è certo che le nuove tecnologie con il passare del tempo continueranno a ridurre ulteriormente questo dato.
Ma in cosa consiste esattamente il degrado della batteria? Si tratta di un processo naturale che riduce in modo permanente sia la potenza erogabile, sia la quantità di energia che può essere immagazzinata dalle celle. Tuttavia, nei veicoli elettrici la riduzione della potenza è raramente percepibile, poiché le batterie generalmente ne erogano molta più di quella necessaria al gruppo propulsore per garantire delle prestazioni ottimali. Diverso è invece il caso della perdita di capacità che incide in maniera determinante sull’autonomia. Secondo la ricerca di Geotab, acquistando oggi un’auto elettrica con un’autonomia stimata di 480 km, si perderanno in media circa 34 km di autonomia dopo cinque anni e 72 km dopo dieci anni. Un calo che, per la maggior parte dei conducenti, non dovrebbe comunque avere un impatto significativo sulle esigenze quotidiane.