sabato, Gennaio 18, 2025

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Agrigento Capitale della Cultura, Mattarella: “Necessità di rigenerare coesione e procedere insieme'”

(Adnkronos) –
Subito dopo l’arrivo del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella è iniziata la cerimonia di Agrigento Capitale della Cultura. Prima l’inno nazionale, poi le parole di Roberto Albergoni, Presidente della Fondazione. “Agrigento Capitale della cultura è una opportunità straordinaria per guardare avanti con fiducia – dice – Il 2025 sarà un anno di riapertura degli spazi pubblici, del centro storico, dei giardini, apertura di luoghi ma soprattutto apertura di pensiero”. Centinaia di agrigentini, invece, tra cui molti giovani, stanno guardando la cerimonia inaugurale di Agrigento capitale della cultura, davanti al teatro Pirandello di Agrigento dove è stato allestito una maxischermo. 

“Agrigento intende parlare al resto del Paese e all’Europa di cui è parte”, ha detto il presidente della Repubblica durante il suo intervento. “Agrigento, – ha continuato – centro irradiatore dell’antica civiltà greca già nel sesto secolo avanti Cristo. L’Akragas di Empedocle, che definì ‘radici’ i quattro elementi che indicava come costitutivi del tutto: il fuoco, l’aria, la terra, l’acqua. Questi quattro elementi sono ora stilizzati nel logo ufficiale di Agrigento Capitale della Cultura: per Empedocle l’unità degli elementi era la scintilla della nascita di ogni cosa, la separazione invece era causa di morte. Un simbolo che ripropone la necessità di ricomporre, di rigenerare coesione, di procedere insieme”.  

“Lo chiede – ha proseguito il Capo dello Stato – il ricordo dei morti delle guerre che insanguinano l’Europa, il Mediterraneo e altre numerose purtroppo regioni del pianeta. Lo impongono le tragiche violazioni dei diritti umani che cancellano dignità, e la stessa vita. Lo esigono le diseguaglianze esistenti, crescenti. Le povertà estreme, le marginalità. Lo richiede il lamento della terra, violata dallo sfruttamento senza limite delle risorse, con le sue catastrofiche conseguenze, a partire dal mutamento climatico. La cultura è una sorgente di umanità cui attingere per dotarci di nuovo, indispensabile dinamismo”. 

 

“Agrigento può essere il cardine della rinascita di un territorio ricco di complessità, prodotto delle innumerevoli civiltà che sono fiorite, sfiorite e rifiorite, modello di una Sicilia orgogliosamente speciale. Espressione di una armonia e di un dialogo euromediterraneo”, ha detto il ministro alla Cultura, Alessandro Giuli, all’inaugurazione di Agrigento capitale italiana della cultura 2025. 

La città, ha spiegato Giuli, “ha vinto come capitale della cultura 2025 con una proposta credibile, con un calendario con eventi internazionali, appuntamenti ambiziosi”. “Girgenti modello di una Sicilia orgogliosamente speciale e al tempo stesso schierata in prima linea con le sue straordinarie personalità pubbliche e private nella lotta alla rarefazione del senso dello Stato che affligge i nostri tempi presenti e passati”, ha aggiunto.  

 

“Sono onorato, orgoglioso di accogliere in un clima di calore e festa, il Presidente della Repubblica, ha detto il sindaco di Agrigento Francesco Miccichè alla cerimonia inaugurale di Agrigento capitale della cultura. “La presenza di Mattarella è anche uno sprone perché all’alba del 2025 è motivo di incoraggiamento e assunzione di responsabilità”, ha spiegato. 

Già prima che il presidente arrivasse, Micciché non aveva nascosto la commozione parlando con i giornalisti: “Sono emozionato”.”Questo è un giorno importante per Agrigento e tutto il territorio agrigentino e Lampedusa”, aveva detto aspettando Mattarella al Teatro Pirandello e ricordando che Lampedusa fa parte del progetto del la Capitale della Cultura. “Una giornata come oggi per Agrigento è irripetibile. Abbiamo dato al nostro territorio una grandissima opportunità e dobbiamo essere bravi adesso a mantenere quello che abbiamo promesso di fare e andare oltre. Il 2025 deve essere un punto di partenza affinché poi Agrigento possa godere di quanto si è fatto in questi anni”, dice ancora il sindaco. 

Miccichè preferisce non tornare sulle polemiche dei giorni scorsi, come la pioggia all’interno del Teatro Pirandello e le strade asfaltate 24 ore prima dell’inaugurazione, e smorza i toni: “Io vado oltre, vado avanti, ritardi non so chi è che li denuncia di volta in volta”. “Voglio ringraziare – ha aggiunto – il presidente Schifani che ha dimostrato come sempre una grande sensibilità e un grande interesse per il nostro territorio. La regione siciliana è al nostro fianco”. 

Il centro città è blindato, con pattuglie di poliziotti e carabinieri in ogni angolo, transenne, chiusure al traffico in molte zone. L’ordinanza di chiusura al traffico, firmata dal nuovo comandante della polizia municipale Vincenzo Lattuca, prevede divieti di sosta con rimozione forzata e blocchi alla circolazione in diverse zone della città. I provvedimenti sono in vigore già da ieri e saranno validi fino alle 15 di oggi, coinvolgendo numerosi snodi stradali chiave.  

E’ iniziata con l’inno nazionale la cerimonia di Agrigento Capitale della Cultura, alla presenza del Capo dello Stato Sergio Mattarella. Ad aprire la cerimonia è stato Roberto Albergoni, Presidente della Fondazione. “Agrigento Capitale della cultura è una opportunità straordinaria per guardare avanti con fiducia- dice Albergoni – Il 2025 sarà un anno di riapertura degli spazi pubblici, del centro storico, dei giardini, apertura di luoghi ma soprattutto apertura di pensiero”. 

“Agrigento è stata scelta quale Capitale italiana della cultura 2025 anche perché, nel progetto iniziale presentato al momento della candidatura, Lampedusa aveva un ruolo determinante”, dice Totò Martello, capogruppo del Pd al Comune di Lampedusa e Linosa. “In tutti questi mesi però non è mai stata fatta alcuna riunione né attivata alcuna iniziativa per il coinvolgimento dell’isola, nel disinteresse più totale non solo del capoluogo ma anche della stessa Amministrazione comunale di Lampedusa che, probabilmente per propria incapacità, ha del tutto e colpevolmente ignorato quella che, almeno sulla carta, poteva essere un’opportunità di promozione culturale e turistica. A questo punto che senso ha continuare a far parte della provincia di Agrigento? Presenterò una mozione al Consiglio comunale per chiedere di attivare tutte le iniziative necessarie affinché la nostra isola diventi l’83° Comune della provincia di Palermo”. . 

“Mi rivolgo anche al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella – aggiunge Martello – affinché valuti questa situazione con la massima attenzione. Signor Presidente, saremo anche ‘Capitale della Cultura’ ma a Lampedusa per una visita specialistica fanno aspettare anche mesi, e in provincia di Agrigento abbiamo ancora i rubinetti a secco e l’acqua nelle vasche da bagno”. 

 

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