sabato, Marzo 15, 2025

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Ucraina, Starmer ai ‘volenterosi’: “Putin fermi attacchi barbari”. Presente Meloni

(Adnkronos) – In corso la videoconferenza di Keir Starmer, che oggi riunisce la ‘coalizione dei volenterosi’ per discutere della sicurezza in Ucraina. Ai 26 leader presenti, più Nato e Ue, il premier britannico dice che il presidente russo Vladimir Putin “prima o poi” dovrà “venire al tavolo”. 

“Se Vladimir Putin è serio sulla pace, è molto semplice, deve fermare gli attacchi barbari all’Ucraina e concordare il cessate il fuoco”, le parole del leader britannico aprendo i lavori. “Dobbiamo spingere, spingere e prepararci ad una pace che sia sicura e che duri”, ha esortato. 

“La mia sensazione è che prima o poi (Putin) dovrà venire al tavolo e impegnarsi in una discussione seria – ha sottolineato il premier britannico – Ma non possiamo sederci e aspettare che ciò accada. Dobbiamo continuare ad andare avanti e a prepararci per la pace, una pace sicura e duratura”. 

Ciò significa rafforzare le difese dell’Ucraina, “essere pronti a difendere noi stessi qualsiasi accordo attraverso una coalizione di volenterosi” e mantenere “la pressione su Putin affinché venga al tavolo”, ha affermato Starmer. 

Anche la presidente del Consiglio Giorgia Meloni sta partecipando in video collegamento. La decisione della premier è arrivata dopo un colloquio con il collega del Regno Unito, nel quale ha annunciato che ribadirà le sue posizioni, a partire dalla contrarietà all’invio di truppe in Ucraina. 

Putin la smetta di giocare e di usare tattiche dilatorie, il mondo “ha bisogno di azioni e non di condizioni inutili”, le parole del premier britannico diffuse da Downing Street, prima dell’inizio della video conferenza.  

“Non possiamo permettere al presidente Putin di giocare con l’accordo del presidente Trump – ha ammonito il capo del governo di Londra, commentando le dichiarazioni e i distinguo in arrivo da Mosca – Il completo disinteresse del Cremlino per la proposta di cessate il fuoco del presidente Trump serve solo a dimostrare che Putin non è serio riguardo alla pace”. 

“Se la Russia finalmente si mette al tavolo, dobbiamo essere pronti a monitorare il cessate il fuoco per assicurarci che sia una pace seria e duratura. S se non lo fa, dobbiamo sforzarci di aumentare la pressione economica sulla Russia per garantire la fine di questa guerra”, ha detto ancora. La convinzione ribadita dal premier britannico è che “Putin sta cercando di rinviare” la tregua, “dicendo che ci deve essere uno studio accurato prima che un cessate il fuoco possa avere luogo, ma il mondo ha bisogno di vedere azioni non uno studio o parole vuote e condizioni inutili”. 

Alla vigilia della conference call, Starmer ha avuto un colloquio telefonico con il presidente francese Emmanuel Macron – con cui ha preso la ‘guida’ degli sforzi per l’invio di truppe in Ucraina dopo l’accordo per la pace – e con il premier norvegese Jonas Gahr Støre. Secondo quanto riferito da Downing Street, il premier e Macron hanno discusso dei “significativi passo avanti fatti dal presidente Trump e dal presidente Zelenksy su un piano di pace questa settimana”. E la riunione virtuale di oggi segnerà “un altro momento importante per galvanizzare ulteriormente il sostegno e mantenere lo slancio”, ha detto Starmer. 

“Stiamo trattando con Vladimir Putin e penso stia andando ragionevolmente bene”, ha detto intanto Donald Trump in un’intervista a Full Measure di cui sono state diffuse anticipazioni su X e YouTube e in cui risponde alla domanda se abbia sentito personalmente il leader russo. Il presidente degli Stati Uniti ripete che si tratta di una “situazione molto complessa”, di una “terribile guerra sanguinosa”, che “non sarebbe mai dovuta esplodere”. “Abbiamo un accordo per un cessate il fuoco con la parte ucraina e stiamo cercando di raggiungere la stessa intesa anche con la Russia – dice -. Lunedì ne sapremo un po’ di più”. 

E alla domanda su quale sarebbe il piano qualora Putin non dovesse accettare un cessate il fuoco, Trump risponde: “Brutte notizie per questo mondo perché stanno morendo così tante persone”. “Ma penso sarà d’accordo”, aggiunge. E poi ribadisce: “Penso di conoscerlo abbastanza bene e penso sarà d’accordo” 

Nell’intervista Trump afferma anche di essere stato “un po’ ironico” quando prometteva di porre fine in 24 ore al conflitto tra Ucraina e Russia, innescato dall’invasione russa iniziata il 24 febbraio di tre anni fa. “Ero un po’ ironico quando l’ho detto – ammette – Quello che intendo è che mi piacerebbe risolvere la questione e penso che avrò successo”. 

Intanto il Cremlino lancia l’ultimatum a Kiev sul Kursk. “L’offerta del presidente russo Vladimir Putin alle truppe ucraine nell’area del Kursk per deporre le armi è ancora valida, ma il tempo stringe”, quanto scrive l’agenzia russa Tass citando il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov. “E’ ancora in vigore – ha detto -. Il tempo stringe”. 

Continua intanto l’avanzata russa nel Kursk. Mosca rivendica oggi di aver ripreso il controllo di altri due villaggi nella regione del Kursk, dove le truppe ucraine sono sempre più in difficoltà e a cui Vladimir Putin ha chiesto di arrendersi. Secondo il ministero della Difesa russo, sono stati riconquistati i villaggi di Zaoleshenka e Rubanshchina, a nord e a ovest di Sudzha, il centro principale della regione dove le truppe ucraine erano entrate a sorpresa il 6 agosto scorso. 

Ma non ci sarebbe “nessun accerchiamento” nel Kursk, mentre le forze ucraine continuano a combattere, ribadisce il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, che in un lungo post su X riferisce di un aggiornamento del comandante delle Forze Armate ucraine, Oleksandr Syrskyi. Nella regione russa del Kursk, teatro dell’offensiva lanciata lo scorso agosto dai militari ucraini, “prosegue l’operazione delle nostre forze nelle aree designate” e le “unità stanno portando avanti la loro missione esattamente come richiesto”.  

“Grazie alle forze ucraine nella regione del Kursk, un numero significativo di forze russe si è ritirato da altre direttrici – aggiunge – Le nostre truppe continuano a contenere le forze russe e nordcoreane nella regione del Kursk. Non c’è nessun accerchiamento delle nostre truppe”. 

Già ieri l’Esercito ucraino aveva smentito le affermazioni del presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, su un accerchiamento delle forze di Kiev da parte delle forze russe. 

“Osserviamo direttrici lungo il nostro confine orientale dell’Ucraina in cui l’Esercito russo concentra forze. Questo indica un’intenzione di attaccare la nostra regione di Sumy”, si legge ancora nel post. 

“Vorrei che tutti i partner capissero esattamente cosa sta pianificando Putin, a cosa si prepara e cosa ignorerà – continua nel post in cui l’Ucraina è tornata a smentire un “accerchiamento” delle sue forze nella regione russa del Kursk -. La concentrazione di forze russe indica che Mosca intende continuare a ignorare la diplomazia. E’ chiaro che la Russia sta prolungando la guerra. Siamo pronti a fornire ai nostri partner tutte le informazioni reali sulla situazione al fronte, nella regione del Kursk, e lungo il nostro confine”. 

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