lunedì, Febbraio 3, 2025

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OMRON, visione artificiale e Automation Playback rivoluzionano l’automazione industriale

L’Innovation Lab (iLab) di OMRON si è recentemente trasformato nel palcoscenico dell’automazione del futuro. Una giornata dedicata alle demo live ha messo in mostra le più avanzate tecnologie e soluzioni inedite, evidenziando il ruolo cruciale che la robotica e l’intelligenza artificiale giocano nella ridefinizione della produzione industriale.

L’evento, intitolato “Come la visione artificiale e Automation Playback stanno rivoluzionando i processi industriali”, ha messo in luce l’importanza della flessibilità produttiva. Attraverso l’esposizione di robot collaborativi e sistemi di visione avanzati, OMRON ha dimostrato come le ultime release di prodotto contribuiscano a migliorare notevolmente l’efficienza e la qualità dei processi produttivi.

L’evento ha avuto quattro temi principali: l’evoluzione delle tecnologie di automazione, le innovazioni in visione e sensoristica, i progressi della robotica e le nuove frontiere della smart maintenance. Questi argomenti hanno offerto una panoramica completa delle capacità e delle potenzialità dell’automazione moderna.

La crescente interoperabilità tra uomo e macchine, e tra le macchine stesse, segna una delle tendenze più rivoluzionarie nell’ambito dell’automazione. L’uso della libreria PackML e del Modello Informativo OPC UA da parte di OMRON abilita una comunicazione sicura ed affidabile, fondamentale per l’efficienza produttiva.

L’evoluzione della manutenzione intelligente e predittiva, attraverso l’automazione data-driven, è stata messa in risalto dalla funzione Automation Playback del controllore NX5. Questa tecnologia permette ai tecnici di registrare e memorizzare i dati in tempo reale, fornendo un potente strumento di analisi per la verifica di anomalie.

Gli ambienti produttivi intelligenti richiedono sistemi di controllo adattivo capaci di rispondere dinamicamente a condizioni mutevoli. Tra le tecnologie esposte, il Laser 3D e le Camere IA di OMRON rappresentano il vertice dell’innovazione, garantendo precisione e adattabilità senza precedenti. Inoltre, la serie TM di cobot di OMRON continua a evolvere, offrendo ora una precisione migliorata e nuovi standard di sicurezza.

Adnkronos Tech&Games ha posto alcune domande a Dario Simontacchi, Robotic Team Coordinator di OMRON

Quali sono le tendenze attuali nella robotica industriale che stanno avendo il maggiore impatto su OMRON e su come voi sviluppate le vostre soluzioni?

“Una delle tendenze più rilevanti è la crescita dei robot collaborativi, su cui OMRON ha puntato grazie alla partnership strategica con Techman Robotics. Questo ci consente di sviluppare soluzioni avanzate che integrano i cobot con la nostra piattaforma di automazione Sysmac e con il resto della gamma robotica, creando sistemi completamente interconnessi.
Un esempio concreto è rappresentato dai Mobile Manipulator (MoMa), che uniscono AMR, cobot e visione artificiale 2D o 3D. I MoMa stanno guadagnando una nicchia di mercato sempre più ampia, poiché offrono una flessibilità unica: diventano vere e proprie macchine automatiche semoventi, capaci di spostarsi nella zona dove servono, al momento giusto, e riadattarsi alle specifiche esigenze operative. Un’applicazione in sviluppo particolarmente interessante riguarda l’ispezione automatica delle macchine nel settore pharma durante i cambi di produzione, un ambito in cui precisione e tempestività sono cruciali.”

Dario Simontacchi, Robotic Team Coordinator di OMRON

Può descrivere un recente progetto di robotica su cui ha lavorato OMRON che ha rappresentato una sfida particolare o ha introdotto nuove tecnologie significative?


“Uno dei progetti più interessanti ha riguardato un’applicazione di pick and place con i nostri robot paralleli Quattro, dotati di 4 bracci, una caratteristica unica rispetto ai canonici robot delta a 3 bracci. Questo progetto ha messo in evidenza il valore dell’integrazione, un elemento chiave nelle soluzioni OMRON.
Abbiamo sviluppato un algoritmo di distribuzione del carico di lavoro basato sul PLC con funzionalità di controllo di robot. Questo algoritmo, progettato localmente in Italia, risponde a richieste specifiche di mercato e consente una gestione estremamente efficiente dei processi. Inoltre, utilizziamo un controllo di movimento e un generatore di traiettoria personalizzato, che implementa leggi di moto ottimizzate. Queste soluzioni ci hanno permesso di ridurre significativamente i tempi ciclo dei robot, mantenendo al contempo bassi i consumi energetici e diminuendo l’usura dei motori, con un impatto positivo anche sulla manutenzione.”



In che modo OMRON sta integrando l’intelligenza artificiale nelle sue soluzioni robotiche e quali benefici avete osservato o prevedete di osservare con questa integrazione?

“Nel 2024, OMRON ha avviato una partnership strategica con Neura Robotics per lo sviluppo di una nuova generazione di robot cognitivi, rappresentati dalla serie OMRON iCR (intelligent Cognitive Robot). Questi robot, derivati dalla linea MAiRA di Neura Robotics, combinano intelligenza artificiale, sensori integrati e una piattaforma di controllo avanzata per offrire una soluzione rivoluzionaria nell’automazione industriale. La serie iCR è progettata per migliorare flessibilità, produttività ed efficienza nei processi produttivi. Tra le sue caratteristiche distintive ci sono un sensore di visione 3D opzionale, un’interfaccia utente intuitiva e una robusta architettura di sicurezza. Inoltre, grazie all’integrazione con la piattaforma Sysmac di OMRON, queste soluzioni consentono di semplificare operazioni complesse, aumentando la sinergia tra intelligenza artificiale e automazione. Un esempio concreto è la demo di 3D bin-picking presentata alla Automate 2024 di Chicago, che dimostra come queste tecnologie siano in grado di ridefinire l’efficienza dei processi produttivi. La programmazione di operazioni complesse, come l’assemblaggio, è estremamente semplificata: per esempio, il teaching dell’inseguimento di un bordo può essere effettuato indicando semplicemente con il dito il bordo da seguire.
Questi prodotti sono ancora in fase di studio e verranno rilasciati prossimamente, ma già oggi mostrano il potenziale di abbattere le barriere di utilizzo, aprendo nuove possibilità applicative in vari settori. I robot cognitivi sono in grado di anticipare le azioni umane, riconoscere persone in modo sicuro e agire autonomamente, rendendo l’automazione sempre più intuitiva e accessibile.”




Come si adatta OMRON alle richieste sempre più personalizzate dei suoi clienti nel settore delle soluzioni robotiche?


OMRON si distingue per il servizio di supporto tecnico locale, sviluppato in Italia da un team altamente qualificato di tecnici con competenze diversificate. Questo servizio è articolato su tre livelli di esperienza, offrendo un’assistenza che spazia dalla consulenza tecnica alla collaborazione diretta con la nostra ricerca e sviluppo globale. Questa sinergia ci consente di essere al contempo vicini al cliente e di fornire soluzioni innovative e personalizzate. 

Il nostro supporto copre un ampio spettro di attività: dai test di fattibilità per il presales, alla consulenza in ambito di sicurezza dell’operatore, fino allo sviluppo di librerie software e soluzioni complete. Queste ultime sono pensate per rispondere alle esigenze specifiche dei costruttori di macchine e dei system integrator. Un ruolo centrale nel nostro approccio è svolto dall’InnovationLab, il nostro laboratorio situato in Italia, che rappresenta un punto di riferimento per il presales. Qui, i clienti possono vedere in azione le nostre tecnologie e testarne le potenzialità per i loro progetti. Tra le soluzioni complete, un esempio significativo è l’iPallet, il pallettizzatore con robot collaborativo. Questo sistema non solo semplifica il processo di pallettizzazione, ma offre anche un software modulare che i clienti possono utilizzare come base per sviluppare macchine personalizzate. Questo approccio ci consente di fornire soluzioni scalabili e pronte a soddisfare le richieste sempre più specifiche del mercato.



Qual è l’importanza della formazione continua per un Robotic Solution Specialist in OMRON e come si mantiene aggiornato con le ultime tecnologie e metodologie?


Nelle tematiche tecnologiche di cui mi occupo, la formazione continua è un aspetto imprescindibile, così come avere solide basi tecniche pregresse. Essere aggiornati non è solo un requisito per rimanere al passo con l’evoluzione delle tecnologie, ma è una necessità per anticipare e rispondere efficacemente alle esigenze di un settore in rapida trasformazione.La mia posizione mi colloca in un punto strategico, fungendo da interfaccia tra le figure altamente specializzate dei nostri uffici europei, come l’Automation Technology Center (ATC) di Barcellona, e i clienti sul campo. Questo ruolo mi consente di mantenere una visione d’insieme unica: da un lato, capisco i trend tecnologici futuri e ciò che si sta sviluppando nel panorama di OMRON; dall’altro, rimango in costante contatto con le richieste pragmatiche e spesso sfidanti dei nostri clienti.


Questo connubio tra innovazione e realtà quotidiana è una grande opportunità: mi permette di aggiornarmi continuamente, aiutare i clienti a sfruttare al meglio le nostre tecnologie e contribuire, attraverso un feedback concreto, a orientare le attività della ricerca e sviluppo verso le reali esigenze del mercato italiano. Quest’ultimo è noto per essere particolarmente esigente, e questo rende il nostro lavoro ancora più stimolante e ricco di spunti di crescita.




Qual è la sua visione sul futuro della robotica nell’industria e quali innovazioni spera di vedere o di contribuire a sviluppare nei prossimi anni?



“Nel futuro della robotica, vediamo due principali trend di innovazione. Il primo riguarda l’evoluzione della robotica come tecnologia di consumo. Il tempo medio di sviluppo delle applicazioni si è notevolmente accorciato, e per rimanere sostenibile, soprattutto nelle applicazioni più semplici, è fondamentale semplificare lo sviluppo.


Con l’avvento dei robot collaborativi, programmati con linguaggi tipo flow chart, abbiamo intrapreso questa strada, così come con gli AMR, che offrono ambienti grafici e intuitivi. Inoltre, la programmazione delle linee di produzione con software wizard-based e la simulazione 3D sono diventati strumenti sempre più accessibili. I robot cognitivi rappresentano il prossimo passo in questa evoluzione. La diffusione dell’intelligenza artificiale generativa contribuirà ulteriormente a ridurre i tempi di sviluppo. Credo inoltre che un passaggio chiave sarà l’introduzione di linguaggi di programmazione standardizzati per tutti i brand, come è avvenuto con l’IEC61131 per i PLC, magari sfruttando linguaggi evoluti come Python, che richiederanno però un lavoro di ottimizzazione per migliorarne l’affidabilità e la stabilità. 
Il secondo trend riguarda l’uso crescente delle risorse cloud per la supervisione e la diagnostica dei robot. Oltre a raccogliere informazioni sullo stato delle varie componenti dei robot e ad analizzarle tramite algoritmi di intelligenza artificiale per individuare anomalie o calcolare il consumo delle parti, consentendo la manutenzione predittiva, c’è una crescente richiesta di comunicazioni sicure tra dispositivi. Questo è ormai diventato non solo una necessità di mercato, ma uno standard normato. Stiamo lavorando per implementare soluzioni che garantiscano la sicurezza della comunicazione tra i robot e i sistemi cloud, così da rispettare le normative e garantire l’integrità dei dati.


Questo approccio non solo migliorerà l’efficienza dei processi produttivi, ma contribuirà anche a rendere l’uso della robotica più affidabile e sostenibile nel lungo termine.”

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