giovedì, Dicembre 12, 2024

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Ecclestone, il re della Formula 1, mette in vendita la sua collezione di 69 monoposto. Il valore

ROMA – «Amo tutte le mie auto, ma è giunto il momento per me di iniziare a pensare a cosa ne sarà di loro quando non sarò più qui. Ed è per questo che ho deciso di venderle. Dopo averle collezionate e possedute per così tanto tempo, vorrei sapere dove andranno a finire e non lasciare che sia mia moglie a doversene occupare quando non ci sarò più». Sono queste le parole di Bernie Ecclestone, l’ex patron della Formula 1 oggi 94enne, che hanno accompagnato la decisione del magnate di vendere la sua collezione di monoposto valutata oltre 600 milioni di euro. Ecclestone ha già avviato le prime trattative private gestite dallo specialista britannico Tom Hartley Jr., per il passaggio della sua incredibile collezione segreta di vetture di F1 composta da 69 esemplari tra cui auto iconiche che sono state mostrate in pubblico molto raramente.

La collezione, conservata meticolosamente in un grande capannone blindato, ripercorre 70 anni del mondiale della F1, spaziando dalla Vanwall VW10 di Stirling Moss a numerose iconiche Ferrari vincitrici del campionato mondiale e a tutte le Brabham di quando Ecclestone possedeva il suo team F1. Al suo interno sono conservati pezzi di storia delle competizioni come la Brabham-Alfa Romeo BT46B con il ventilatore posteriore progettata da Gordon Murray o come l’iconica Ferrari 312 di Niki Lauda. Nel citare i pezzi forti di questa raccolta, Hartley ha sottolineato la presenza della famosa Ferrari 125 Gpc “Thin Wall Special”, la prima monoposto Ferrari da gran premio realizzata a Maranello Un’auto dal grande valore storico perché nel 1948 ha ottenuto con Nino Farina il successo sul circuito del Garda, conquistando la prima vittoria per una vettura di Formula 1 costruita dalla casa del cavallino rampante.

Spiccano poi la 375 F1 vincitrice del Gran Premio d’Italia di Alberto Ascari, la Dino prima nel campionato mondiale con Mike Hawthorn, proveniente dall’Henry Ford Museum. Tra le “rosse” di Maranello presenti nella collezione ci sono quelle che hanno vinto il mondiale con Niki Lauda e Michael Schumacher. Ovviamente non possono mancare le monoposto appartenenti al periodo Brabham, vetture che sono state viste raramente, poiché Ecclestone ne ha mantenuto la proprietà subito dopo le loro ultime gare.

In evidenza i modelli vincitori del mondiale di Nelson Piquet, uno dei quali è stato utilizzato per i test con Ayrton Senna alla fine della stagione di Formula 1 del 1983. Tra i modelli unici e iconici presenti, spiccano la BT44B e la BT45C, tecnicamente considerate tra le migliori nella storia della F1, insieme alla BT46B “ventilatore” con cui Niki Lauda vinse il Gran Premio di Svezia.

«Colleziono queste auto da più di 50 anni e ho sempre acquistato solo le migliori di qualsiasi esemplare – ha aggiunto l’ex capo del circus F1 – Mentre molti altri collezionisti nel corso degli anni hanno optato per le auto sportive, la mia passione è sempre stata per le auto da Gran Premio e di Formula Uno. Un Gran Premio e in particolare un’auto di Formula Uno sono molto più importanti di qualsiasi auto da strada o di qualsiasi altra forma di auto da corsa, poiché rappresentano l’apice dello sport e tutte le auto che ho acquistato nel corso degli anni hanno storie di gare fantastiche e sono rare opere d’arte. Dopo aver collezionato le migliori e più originali auto di Formula Uno risalenti all’inizio di questo sport, ho deciso di trasferirle in nuove case che le tratteranno come ho fatto io e se ne prenderanno cura come preziose opere d’arte».

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