(Adnkronos) – Per la Giornata internazionale della donna sono migliaia le persone che partecipano oggi 8 marzo al corteo di ‘Non Una di Meno’ che sfila per le vie del centro di Roma sotto lo slogan: ‘Lotto, boicotto, sciopero’. Sono partite da piazza Vittorio Emanuele e dopo essere passate per via Merulana e via Labicana, hanno gridato “Siamo più di ventimila arrivando davanti al colosseo. Si prosegue fino al Circo Massimo, poi alle 17 seguirà successivamente un presidio a Largo Argentina alle 17.
Una manifestazione che vuole essere un grido collettivo contro “la violenza patriarcale, la guerra e la povertà”. “Vogliamo riversare nelle piazze delle città la nostra rabbia, con tutto l’amore e la cura per il nostro debordante corpo collettivo”, spiega Non Una Di Meno.
Sul camion del movimento anche interpreti Lis che traducono in lingua dei segni gli interventi. “E’ sciopero transfemminista”, gridano le attiviste di ‘Non una di meno’ dal camion dando inizio al corteo. “Siamo tutte antifasciste”; “siamo tutte transfemministe”: è il coro che si alza dal corteo tra le note del brano ‘Rumore’ di Raffaella Carrà. “Scioperiamo dal lavoro precario, dal lavoro sottopagato delle donne”, dicono le attiviste dal corteo. Dal megafono anche riferimenti alla piazza di sabato scorso al Quarticciolo e alla sicurezza delle periferie. “Ai problemi non si può rispondere con la polizia, quello di Quarticciolo è il vero modello con un doposcuola, un ambulatorio, è solo insieme che possiamo sconfiggere la violenza, continuiamo a lottare insieme: Quarticciolo alza la voce, grazie per chi c’era sabato in piazza”.
Tra fumogeni viola e fucsia (il colore del movimento) alti cartelli come ‘Se non te la do non te la prendere’; ‘Il lavoro di cura è lavoro (pagatece)’; ‘Sorella non sei sola’; ‘Cuori accesi, fasci appesi’. E ancora: ‘La Palestina esiste dal fiume fino al mare’. Diverse tra l’altro le bandiere della Palestina che si vedono sventolare insieme a quelle della pace. “Siamo marea in tutto il mondo. In Argentina contro Milei. Negli Stati Uniti contro Trump e Musk. Siamo ovunque. Siamo contro Meloni e Macron, contro chi vuole spendere soldi in armi e riarmare l’Europa”, dicono le attiviste di ‘Non una di meno’.
“Più Trans meno Trump”, una delle scritte su un manifesto nel corso della manifestazione. Poi lo slogan contro Regione e Governo: “Rocca Roccella e Valditara la vostra transfobia la pagherete cara”. Nello spezzone degli studenti anche cori in ricordo di Giulia Cecchettin: “Giulia è viva e lotta insieme a noi, le nostre idee non moriranno mai”.
In piazza Vittorio, prima della partenza, una performance di artiste indipendenti: si sono legate alle cancellate in piazza con corde che stringevano anche polsi e vita. I volti coperti da calze e i vestiti e le mani macchiati di rosso a simboleggiare il sangue. Sopra le loro teste un cartello con scritto: “Cosa fai?”.
Tra i partecipanti al corteo anche il movimento studentesco Osa. Prima di unirsi agli altri manifestanti in piazza Vittorio Emanuele, si sono recati sotto il ministero dell’Istruzione per protestare contro il ministro Valditara. Bandiere della Palestina, fumogeni e dei cartoni con disegnati dei mirini con scritto ‘educazione sessuale’; ‘scuola dell’emancipazione’ e ‘diritto al dissenso’. E ancora una gigantografia del ministro Valditara vestito da sceriffo: “Siamo ora sotto al ministero dell’Istruzione, contro la scuola di Valditara, vogliamo un’educazione sessuo- affettiva in ogni scuola!”, hanno scritto gli studenti sui social.
Davanti al Mim, rilanciando lo sciopero previsto per il 4 aprile, i ragazzi hanno poi srotolato un grande striscione con la scritta: “Valditara maledetto distruggi scuola e diritto”. In piazza Vittorio Emanuele invece hanno urlato slogan contro il sindaco di Roma Gualtieri e ‘Israele che tu sia maledetta’ e ‘Valditara vogliamo la tua testa’.
Oggi “sarà sciopero dal lavoro produttivo, riproduttivo e di cura, sciopero dai consumi e dai generi”, specifica ‘Non una di meno’ che intende rispondere a “chi sostiene la cultura patriarcale” che la sicurezza non è “ordine, controllo, repressione e punizione” ma “educazione alla sessualità, alle emozioni e al consenso”. E ancora: servizi sociali per tutti, “centri antiviolenza con finanziamenti strutturali, il diritto alla salute e all’autodeterminazione, l’aborto libero”. La sicurezza “è il salario minimo, stipendi dignitosi e contratti adeguati, il reddito di autodeterminazione. La sicurezza è un piano casa. Riconoscere la cittadinanza alle seconde generazioni, aprire le frontiere e chiudere i Cpr in Italia e in Albania. La sicurezza è demilitarizzazione”.
Non Una di Meno aggiunge poi: “Scioperiamo contro la guerra perché l’escalation bellica è esponenziale e non vogliamo esserne né vittime, né complici”. Nel mirino delle attiviste anche le politiche del governo Meloni, il ddl Sicurezza e l’asse dei governi ultra-reazionari. “Siamo insieme e siamo arrabbiate, continuiamo a riprenderci spazio, a immaginare futuri migliori”, dicono infine le attiviste dando appuntamento per domani in piazza.
Non solo Roma. ‘Non una di Meno’ oggi ha previsto manifestazioni in tutta Italia sotto lo slogan ‘Lotto, boicotto, sciopero’: Ancona, Alessandria, Alba, L’Aquila, Ascoli Piceno, Asti, Bari, Bergamo, Bologna, Brescia, Brindisi, Cagliari, Catania, Como, Cosenza, Cuneo, Desenzano del Garda, Empoli, Fano, Firenze, Foligno, Genova, Imperia, Lamezia Terme, La Spezia, Livorno, Lucca, Mantova, Massa Carrara, Matera, Messina, Milano, Modena, Napoli, Novara, Olbia, Padova, Palermo, Pavia, Parma, Piacenza, Perugia, Pescara, Pisa, Pistoia, Prato, Reggio Calabria, Reggio Emilia, Rimini, Salerno, Savona, Siena, Torino, Trento, Treviso, Trieste, Udine, Varese, Venezia, Verbania, Verona e Vasto.